LA VOGLIA DI FARE con Sina Candrian
La snowboarder professionista Sina Candrian applica la filosofia sostenibile a diversi ambiti della sua vita. Nell'intervista ci rivela a cosa fa particolare attenzione, ci parla del suo sport e dell'impegno sostenibile nel campo delle attività giovanili.
Sina, da dove arriva la tua passione per lo snowboard?
È una disciplina con cui sono venuta in contatto grazie ai miei genitori: mio padre ha iniziato a praticarla per primo, e naturalmente ho voluto provare anch'io. Era il 1993 e io avevo 5 anni. Al tempo non c'era molta scelta per l'attrezzatura da bambini. Eppure, mia madre riuscì a mettere insieme tutto quello che mi serviva. E così ho imparato a fare snowboard con lei. Qualche anno più tardi ho insegnato anche a mio fratello e ancora oggi facciamo spesso delle discese insieme.
Qual è stato il tuo successo sportivo più importante?
La mia carriera è costellata di tanti successi diversi. Ma per me è stato un sogno essere la prima svizzera a vincere gli US Open, un risultato che mi ha aperto tante porte. Con lo stesso entusiasmo ricordo anche l'esperienza di backcountry nel nord della Macedonia. Lì sono andata alla scoperta di zone fino ad allora inesplorate per tutti gli snowboarder.
h2>
Quali sono i tuoi obiettivi per i prossimi anni?
Dedicherò la mia carriera sportiva alle riprese e alla fotografia e mi godrò di più i fuoripista e il backcountry – non vedo l'ora di vivere tutte queste nuove sfide e avventure.Nel campo dell'attività giovanile vorrei riuscire a intercettare un numero di bambini e ragazzi sempre maggiore e vivere insieme a loro grandi emozioni sportive. Per me è un onere poter trasmettere la mia passione agli altri.
Lavori come istruttrice presso l'organizzazione GORILLA. Di cosa ti occupi?
Partecipo ai workshop giornalieri come istruttrice di skate. Per me è sempre un piacere insegnare le basi di una disciplina nuova a chi è alle prime armi. I successi dei ragazzi mi spronano a continuare con il mio lavoro di istruttrice e a impegnarmi per ampliare l'offerta. Ultimamente nell'ambito del programma scolastico GORILLA gestisco anche i corsi di formazione per gli insegnati su temi come sport, alimentazione e salute psichica.
Quanti workshop tieni ogni anno?
Finora ne ho tenuti da 8 a 15 all'anno. Ma ho appena iniziato a lavorare anche nel team amministrativo di GORILLA, quindi potrebbero diventare ancora di più. Mi piace tornare in prima linea. Lì si vede se il lavoro d'ufficio è stato fatto bene e quali sono i margini di miglioramento.
Perché è importante promuovere l'attività fisica tra i ragazzi?
Lo sport non fa bene solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello psichico. Noi siamo nati per muoverci e per me il movimento non può che far parte di uno stile di vita sano.
Di recente ai vostri workshop si è aggiunta anche la quota «green». Di cosa si tratta esattamente e quali temi vengono affrontati nell'ambito del progetto GORILLA Green?
Mostriamo ai ragazzi quanto le loro abitudini di consumo possono influire sull'ambiente. Durante il workshop parliamo soprattutto di alimentazione sostenibile: ci soffermiamo, ad esempio, sulle differenze tra i prodotti vegetali e di origine animale o sulla provenienza degli alimenti. Inoltre, diamo delle indicazioni su come evitare il food waste nella vita quotidiana con misure semplici e concrete.
Cosa ti piace della montagna?
Vivere in montagna è meraviglioso! Da qui posso lavorare in remoto e confrontarmi comunque con i miei collaboratori. Dopo il lavoro spengo il computer e in pochi passi sono in mezzo alla natura, scopro nuovi itinerari da percorrere in bici, posso nuotare, arrampicare o fare snowboard – insomma, tutte le attività che amo di più.
Per te cosa significa sostenibilità?
Applico il concetto di sostenibilità a molti aspetti della mia vita quotidiana. Consumo solo alimenti locali, biologici e vegani. Faccio attenzione ad acquistare vestiti di buona qualità in cotone bio o fibre di legno, prodotti in maniera equa: più lunga è la vita di un capo che indosso, più questo diventa ecologico. Se possibile utilizzo solo i mezzi pubblici e per i viaggi privati mi sono ripromessa di non usare più l'aereo. A casa ci arrivo in bici così posso rinunciare quasi del tutto alla macchina.
Quali sono i tuoi tre principi sostenibili più importanti?
• Consumare prodotti freschi, locali e sani
• Usare la propria energia e non quella dei carburanti fossili
• Seguire la filosofia sostenibile negli ambiti più giusti per ognuno noi e farlo divertendosi e godendosi la vita!
Per te cosa significa voglia di fare?
La mia voglia di fare con GORILLA mi porta a lavorare insieme ai ragazzi e a fornire loro gli strumenti giusti nel campo dell'attività fisica, dell'alimentazione e dell'ambiente per continuare a «crescere» autonomamente. Nel migliore dei casi scoprono una nuova passione che li spinge ad assumersi la responsabilità verso sé stessi e verso l'ambiente.

Sina Candrian (32) è una snowboarder professionista che per anni ha viaggiato in tutto il mondo. In futuro vuole collaborare con film maker e fotografi per realizzare le sue idee. Come responsabile del progetto scolastico GORILLA s'impegna per la formazione sostenibile dei ragazzi, promuovendo l'attività fisica, ma anche sensibilizzandoli ai temi come le abitudini di consumo, l'ambiente e uno stile di vista sostenibile.