L'economia a ciclo chiuso: come funziona

Oggi a livello mondiale si consumano più risorse di quante ne siano disponibili. Il principio dell'economia a ciclo chiuso agisce in controtendenza perseguendo l'obiettivo di ridurre il consumo di risorse e di avvalersi il più a lungo possibile e nel modo più efficiente possibile di materiali in cicli chiusi.

Il diagramma cosiddetto «a farfalla» mostra in modo semplificato le complesse correlazioni di un’economia a ciclo chiuso. Nel ciclo chiuso biologico, i prodotti sono composti in modo tale che i loro materiali in natura possono essere scomposti in materiali organici di base. Nel ciclo chiuso tecnico, l'obiettivo prioritario è quello di rendere longevi i prodotti e di ripararli, riutilizzarli e reimpiegarne i singoli pezzi dopo l'uso per ricavarne nuovi prodotti. Se tutto ciò non è possibile, allora i materiali vanno riciclati. L'economia a ciclo chiuso va quindi ben oltre il semplice riciclaggio di materiali.

Progetto strategico Economia a ciclo chiuso

Facciamo parte della rete «Circular Economy Switzerland» e sottolineiamo il nostro impegno di promuovere l'economia a ciclo chiuso firmando la Carta della Circular Economy Switzerland.

Con il nostro «Progetto strategico Economia a ciclo chiuso» ci impegniamo ad attuare sistematicamente, in tutto il Gruppo Coop, misure e progetti a promozione dell'economia a ciclo chiuso. Si analizzano i prodotti, i rifiuti e i materiali valorizzabili nonché gli immobili per appurarne il potenziale di chiusura dei cicli. Nell'ambito dei nostri obiettivi di sostenibilità pluriennali per il periodo che va dal 2022 al 2026 puntiamo i riflettori sugli imballaggi concepiti per un utilizzo a ciclo chiuso e sulla valorizzazione di sottoprodotti industriali. Nel nostro Policy paper sul tema dell’economia a ciclo chiuso mostriamo in maniera trasparente e sinottica il nostro atteggiamento sulla tematica.

I nostri progetti sul tema dell'economia circolare

Ci impegniamo a favore dell'economia circolare in diverse aree di attività e promuoviamo le organizzazioni e le aziende che si sono distinte per aver dato il buon esempio. L'economia circolare va promossa in tutti i settori: dalla produzione agli acquisti, dagli immobili alla logistica. Si aggiungono di continuo nuovi progetti in cui valutiamo diverse opzioni per chiudere o rallentare i nostri cicli aziendali.  

Chiusura dei cicli dei materiali: proteine di insetti, funghi pregiati bio e concimi

Il progetto pilota di Swissmill si prefigge di chiudere i cicli nella produzione di cereali. Ogni anno lo stabilimento di produzione genera circa 50 000 tonnellate di sottoprodotti della macinazione. Anziché utilizzarli solamente per l'alimentazione zootecnica, abbiamo cercato soluzioni innovative e alternative. Nell'ambito del progetto pilota «Zoí» siamo ora in grado di produrre proteine di insetti ad alto valore nutritivo per l'alimentazione. I sottoprodotti della macinazione vengono impiegati come mangime per gli insetti.

Un'altra possibilità consiste nell'utilizzarli come substrato per la coltivazione di tutti i nostri pregiati funghi bio, riducendo la quantità di scarti e impiegando al tempo stesso meno materie prime. Dopo la raccolta dei funghi trasformiamo i sottoprodotti della macinazione in concime bio in vendita nei centri Jumbo.  

Per il trasporto dei prodotti freschi Coop sceglie soluzioni riutilizzabili e così facendo chiude i cicli logistici.

Cicli nella logistica: imballaggi riutilizzabili per prodotti freschi

Per evitare la produzione di rifiuti attraverso gli imballaggi di trasporto dei prodotti freschi puntiamo su soluzioni riutilizzabili nel settore della logistica. Ogni giorno impieghiamo circa 280.000 contenitori riutilizzabili per trasportare ad esempio verdure, pesce o pane. Dopo aver consegnato la merce ai punti vendita, riportiamo i contenitori alla centrale di distribuzione e li puliamo per la consegna successiva. Evitiamo così gli imballaggi di trasporto monouso in cartone, legno o polistirolo e chiudiamo il ciclo, riciclando i contenitori riutilizzabili danneggiati per produrne di nuovi. 

Gli ultimi fatti sull'ambiente

Scoprite i nostri ultimi fatti per una maggiore sostenibilità: se ne aggiungono continuamente di nuovi!

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